Friday, November 14, 2008

Convegni 6 e 7 Novembre in Bicocca

Dopo la due giorni di Convegni di settimana scorsa alla Bicocca ( www.numediabios.eu ) posto i link alle presentazioni del 6 e del 7 e più sotto una breve riflessione sui nativi digitali

Presentazione 6 Novembre La dieta mediale digitale degli studenti della Bicocca

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presenta 7 Digital Kids





Nativi digitali una razza in via di apparizione
Paolo Ferri

Dal 1996 in Italia si sta affermando una nuova versione 2.0 dell’Homo sapiens, si tratta dei nativi digitali, sono tutti i bambini che sono nati dopo la diffusione di internet (dicembre 1995, gennaio 1996, primi browser commerciali). I nativi digitali sono diversi da noi figli di Gutenberg, sono nati in una società mulischermo e preferiscono allo schermo passivizzante della televisione gli schermi interattivi:cellulare computer, oppure quello della televisione ma connesso alla playstation , lo schermo del cellulare è per loro un spazio per comunicare (SMS), ma è soprattutto quello del computer connesso ad internet lo schermo che amano di più. A scuola (dati OCSE PISA, 2007) a casa e con gli amici (Dati AIE 2007) il perimetro della identità comprende anche la loro identità on-line. Per noi nativi Gutenberg, il blog o la posta elettronica sono strumenti, per loro sono una parte integrante dello loro immagine del sé e delle loro relazioni sociali.
Fra i 14 e i 19 anni l' 88 % degli adolescenti partecipano a forum o scrivono sui Blog (AIE Contenuti digitali, 2007)
Si “espongono” sui Blog o su You tube, vivono sullo schermo, per esprimersi, per apparire, per comunicare e per stabilire relazioni sociali ed affettive. Il modo in cui vedono e costruiscono il mondo è differente. I “nativi” digitali hanno, infatti, a disposizione una grande quantità di strumenti digitali di apprendimento e comunicazione formativa e sociale: il Web, i Blog, l’Ipod, MSN Messanger, il telefono cellulare, le chat, all’aula virtuale, Wikipedia o Myspace. Il comportamento di apprendimento più originale dei “nativi” è il multitasking: studiano mentre ascoltano musica, e nello stesso tempo si mantengono in contatto con gli amici attraverso MSN, mentre il televisore è acceso con il suo sottofondo di immagini e parole. Il problema del sovraccarico cognitivo è risolto attraverso il continuo passaggio da un media a un altro, tramite uno “zapping” consapevole tra le differenti fonti di apprendimento e di comunicazione. I digital native, infatti, stanno imparando a “navigare” tra i media in maniera non lineare e creativa. Noi adulti cerchiamo sempre un “manuale” o abbiamo bisogno di strumenti per inquadrare concettualmente un oggetto di studio prima di dedicarci a esso.
I nativi no! Apprendono per esperienza e per approssimazioni successive. Non è detto che sia un dato positivo ma è un fatto. Utilizzano una logica che è più vicina a quella “abduttiva” di Perice, che non a quella induttiva/deduttiva di Galileo. Procedono attraverso una scoperta multi prospettica e multicodicale del senso dell’oggetto culturale o di apprendimenti che esplorano e costruendosi man mano gli strumenti adatti e le strategie adatte. Imparano dagli errori e attraverso l’esplorazione, piuttosto che mediante un approccio storico o logico sistematico. Inoltre la condivisione con i pari, la cooperazione, l’utilizzo di differenti approcci al problema dato e di molteplici codici e piani di interpretazione per risolverlo li differenziano radicalmente rispetto a noi. Un approccio “open source” e cooperativo alle fonti del sapere che è ben rappresentato dal modo in cui i giovani condividono la musica, il sapere e le esperienze online attraverso i più diversi strumenti di comunicazione digitale sul Web. I digital native, piuttosto che interpretare configurano; piuttosto che concentrarsi su oggetti statici, vedono il sapere come un processo dinamico; piuttosto che essere lettori o spettatori sono attori e autori dell’apprendimento. Una approccio alla conoscenza che può essere descritto efficacemente dallo schema oppositivo rispetto a noi immigranti gutemberghiani.
Non è un fenomeno marginale, oltre 60.000.000 di adolescenti e preadolescenti statunitensi hanno una sito, una loro identità on-line su Facebokk o My space. Sono simbioni strutturali della tecnologie, sono indifferenti al copy right e condividono musica immagini suoni e sapere sulla rete con i loro pari. I digital native ci pongono anche un problema a noi figli del libro e immigranti digitali, come stabilere un linguaggio comune, come entrare in contatto nella scuola ma anche nella vita con loro. Non è un piccolo problema, la cultura scritta sta cambiando forma e non traghettare in digitale la memoria analogica della cultura dell’homo sapiens 1.0 è la sfida e la responsabilità che portiamo noi Gutenberg native

Saturday, October 25, 2008

Per la scuola e l'università

Cari tutti vi invito, se condividete ad iscrivervi al gruppo su Facebook per la scuola e la ricerca


A favore dell'istruzione e della ricerca! No alla L.133/08

L'obiettivo è far capire che con la 133/08 ci perdono sia gli studenti,ricercatori e professori che l'Italia nel suo complesso


http://www.facebook.com/profile.php?id=676190765&ref=profile#/profile.php?id=676190765&v=app_2318966938&viewas=676190765


a presto

Friday, October 24, 2008

Dikitsal Kids alla Bicocca

Digital Kids. Come i bambini usano i computer e come potrebbero usarlo genitori e insegnanti

In collaborazione con Fondazione IBM italia, e RCS ETAS.

Università degli Studi di Milano Bicocca, 7 Novembre 2008, Edificio U6, Aula 9

L’evento è dedicato a comprendere come le tecnologie digitali stanno cambiando il modo di vedere, costruire ed apprendere dei Digital Kids. I nativi digitali sono tutti i bambini nati dopo la diffusione di internet. Sono diversi da noi figli di Gutenberg - immigranti digitali - essendo nati in una società multischermo e preferendo alla televisione, e forse anche ai libri, gli schermi interattivi, il cellulare, il computer, la Wii. E’ soprattutto quello del computer connesso ad internet lo schermo che amano di più. Nel corso della mattinata verranno presentati i dati della ricerca “Bambini e Computer” e il volume “Digital Kids” ( Etas, 2008 a cura di Susanna Mantovani e Paolo Ferri).

Si tratta di una ricerca condotta dalla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Milano Bicocca in collaborazione con Fondazione IBM Italia. I risultati di ricerca verranno discussi con alcuni tra i massimi esperti internazionali di questa tematica tra i quali Antonio Battro (Harvard University, OLPC Project), Francesc Pedrò (OCSE), Marc Prensky (autore di Mamma non rompere, sto imparando, 2008, http://www.mammanonrompere.com/). Il Convegno è organizzato da Fondazione IBM Italia e Università Milano Bicocca. Nel corso della mattinata verrà presentato il volume Digital Kids. Come i bambini usano i computer e come potrebbero usarlo genitori e insegnanti (RCS-Etas, 2008) che raccoglie le ultime evidenze del progetto di ricerca “Bambini e computer”.

Programma della mattinata:

09.00 Introduzione e apertura:

Silvia Kanizsa, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione

Angelo Failla, Direttore Fondazione IBM Italia

09.20 Key Notes Speeches – coordina Paolo Ferri (Università Milano-Bicocca)

Antonio Battro, Capo Dipartimento Educazione One Laptop Per Child (OLPC Project World)

Francèsc Pedro, Responsabile OCSE progetto New Millennium Learners CERI- PISA

Marc Prensky, Consulente e autore del volume Mamma non rompere, sto studiando

Mónica Báez, Responsabile per il Ministero dell’Istruzione uruguaiano del progetto CEIBAL -OLPC

Un rappresentante di Reggio Children

11.20 Paolo Ferri, Presentazione dei risultati della ricerca “Bambini e Computer” contenuti nel volume Digital Kids.

12.20 Coffe break

12.20 – 13.20 Tavola Rotonda coordinata da Angelo Failla. Intervengono: Giampiero Lotito (giornalista e imprenditore), Pier Cesare Rivoltella (Università Cattolica Milano), Maria Luisa Eboli (Università Cattolica di Roma), Paolo Frignani (Università di Ferrara), Maria Pia Roussignaud (Media 2000).

Programma del pomeriggio:

Ore 14.30 Spazi Aperti U6 Primo pino

I Bambini a scuola protagonisti di Internet

In questo incontro bambini, presenti in sala, che sono tutti invitati insieme ai genitori svolgeranno una attività in cooperazione con i bambini che saranno presenti nelle rispettive scuole, con alunni a casa e con i loro genitori. Lavorando in Internet dovranno simulare il lavoro di un attività di scrittura collaborativa
Al termine della simulazione saranno presentati e discussi i lavoro con genitori e insegnati

Workshop e simulazione di Scrittura collaborativa con i bambini, presenti in sala, del progetto Bambino Autore
Stefano Merlo, Coordinatore del Progetto il Bambino Autore

Esemplificazione e commenti sull’attività del Bambino Autore per mettere in evidenza gli aspetti di innovazione nella didattica.
Valentina Garzia, Facoltà di Scienze della Formazione-Università di Milano Bicocca

I segni raccontano. Confrontare il proprio punto di vista con quello degli altri
Daniela Razzari, ICS Basiglio (MI)

Giallo, il colore del brivido. Costruiamo insieme storie di paura
Maurizia Caldara, ICS Copernico di Corsico (MI)

Logo, ginnastica per la mente. Piccoli Micromondi collaborativi con la Tartaruga di Logo.
Ester Paleari, DD di Cesano Boscone (MI)